martedì 18 giugno 2013

Bye Bye Bra??? Reggiseno vs nature!!

Cercando info per il post sul fotoinvecchiamento alla voce "Besançon study" mi è apparso, come in una visione, un link in inglese che parlava di bra e di sagging verbo a me sconosciuto! ma in epoca di google translate e babylon con due click (e il supporto del mio traduttore simultaneo umano) ecco sciolto l'arcano: uno studio francese di 15 anni rivela che il reggiseno fa scendere il seno!! NO WAAAY

Okay, mi son detta, mettiamoci comode e leggiamo l'articolo.


Secondo lo studio condotto dal professor jean-Denis Rouillon, del Centre Hospitalier Universitaire de Besançon, il reggiseno non solo non aiuterebbe a sostenere il seno (favorendo una scorretta posizione e quindi il mal di schiena) ma anzi ne faciliterebbe il cedimento dei tessuti che privati della forza di gravità si lascerebbero andare e compressi in giovane età non crescerebbero al massimo del loro potenziale.




Insomma invece di reggere il seno, abitua il muscoli del petto a non sostenerlo. Uno scandalo!! Lo studio, ancora in corso, coinvolge 130 donne (un pò pochine) di età compresa tra 18-35, i cui seni sono misurati a intervalli regolari. Dai risultati emerge che nelle donne che hanno smesso di indossare il reggiseno i capezzoli sono saliti in media di circa 7 mm l'anno, Il petto è diventato più sodo, e le smagliature sbiadite (il fenomeno è legato alla giovane età ed è destinato ovviamente a stabilizzarsi). Si tratta solo di risultati preliminari e quindi non significativi! Ho letto che si invita alla cautela =) non so in francia, ma qui da noi son certa che ben poche abbiamo pensato adesso lo butto o lo uso a mo' di fionda!!!

Il secondo studio è  americano e riguarda un tema più delicato la relazione reggiseno-cancro al seno che sarebbe evidente secondo il medico ricercatore Syd Singer e sua moglie Soma. Non si tratta di una vera ricerca scientifica ma secondo Singer non interessa verificarne la relazione, dietro ci sarebbero interessi economici notevoli (Moltiplicate il numero delle donne che, in tutto il mondo, comprano qualche reggiseno da 25$ ogni anno e otterrete una cifra vicina ai 6 miliardi di dollari all’anno.) se vogliamo limitarci all'industria dei reggiseni.

La tesi dei Singer si sosterrebbe su due punti:


- sulla possibilità che un uso cronico di reggiseni stretti blocchi l'eliminazione delle tossine, attraverso la copressione dei sottili dotti linfatici, il cui accumulo secondo la World Health Organization è il principale responsabile del cancro al seno. giungendo alla conclusione che "Poco ossigeno e meno nutrienti sono trasportati alle cellule, mentre i prodotti di rifiuto non sono spazzati via," per cui, secondo Singer "dopo quindici o vent'anni di drenaggio linfatico ostacolato dal reggiseno, può apparire il cancro". 

-sulla bassa incidenza di cancro al seno nelle nazioni più povere dove ad alti livelli di pesticidi (ivi scaricati dalle altre nazioni) l’uso del reggiseno è praticamente inesistente. Osservarono inoltre che tra i Maori della Nuova Zelanda integrati nella cultura bianca vi è la stessa incidenza di cancro al seno, mentre gli aborigeni australiani non integrati non hanno praticamente cancro al seno. Lo stesso trend si applica ai giapponesi occidentalizzati, ai Figiani e ad altre colture convertite al reggiseno.


lo studio è stato condotto per 30 mesi dal maggio del 1991 intervistando un campione di 4.000 donne americane di tipo caucasico in età compresa tra i 30 ed i 79 anni metà delle quali è risultata essere già stata diagnosticata di cancro al seno.

Avevano maggiore incidenza di tumore al seno le donne che avevano scelto i loro reggiseni per l’aspetto a discapito della comodità, le donne che indossavano il reggiseno anche per dormire e le donne costrette in un reggiseno per più di 12 ore al giorno. 


Interessante e sicuramente da approfondire. Tutto ci porterebbe a pensare che è giunto il momento di mettere uno degli accessori di seduzione e di confort, che ci ha accompagnato nei momenti migliori (e peggiori) della nostra vita, nel cassetto dei ricordi  ma come si può rinunciare al reggiseno?è vero che tra le celebrities (clicca qui) è di moda ed estremamente sexy (vedere per credere!).. ma noi come Lady Gaga siamo nate in questo modo con i bra strassati, borchiati con le catenelle!!


forse per chi ha il seno piccolo o il seno perfetto, quello che entra nella coppa di champagne, potrebbe sicuramente essere più facile... ma il capezzolo a vista e le tette che sballonzolano nella società moderna potrebbero attirare troppe attenzioni ... incidenti stradali, esami regalati, vecchietti in chiesa con le palpitazioni =PP per non parlare della sensazione di troppa libertà no vabbè scherzo la salute viene prima di tutto e quindi facendo 1+1 tornate a casa via i reggiseni!!! magari grazie all'aiuto del pratico Clap-bra! =)



mettiamo su qualcosa di comodo, anche nei giorni in cui il seno è più gonfio cerchiamo di indossare reggiseni che non stringano, scegliamo con maggior attenzione la taglia del nostro bra e godiamoci le nostre tette sempre più alte piccole grandi o medie che siano!!

Trovare la taglia giusta (clicca qui) è difficile, ma non limitiamoci ai reggiseni strandard : io, ad esempio, ho bisogno di uno che abbia il bustino piccolo e la coppa grande per intenderci di busto sono una seconda, ma se compro il reggiseno seconda non mi va, se copro una terza mi va largo di busto (anche al primo gancetto) ma la coppa resta comunque piccola! la quarta di coppa va ma di busto neanche a parlane! Secondo i canoni a reggiseno fisso sono fatta male!! trovarne uno che fosse carino e alla portata praticamente impossibile si ripiegava sulla terza! per fortuna dopo 100 e più anni dall'invenzione del reggiseno è arrivata la coppa C (D,E) sul nostro pianeta anche da Women secret, Oysho, H&M, Pimkie ed intimissimi! bè abbiamo aspettato abbastanza direi! 


Ps in america esiste anche il national no bra day (clicca qui)!

E dopo tutte queste chiacchiere tra donne un pensierino per i maschietti!! la Mappa delle tette più grosse!(clicca qui)

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